Ora che ho i ragazzi grandi, mi mancano un po’ quelle notti insonni. Ce lo raccontavamo proprio io e un’amica che ha anche lei 3 maschi, della stessa età dei miei…si vede che in televisione, in quei periodi, il palinsesto non era proprio il massimo, ha ha ha. Comunque, tornerei un po’ indietro, e farei qualche notte insonne per avere un po’ di quella tenerezza, che ci manca tantissimo.
Quali possono essere le cause se i bimbi piangono ?
- Hanno sete o fame
- Hanno troppo caldo o troppo freddo
- Sono stati disturbati
- Si sentono soli
Hanno sete o fame
Ecco il motivo più comune. Appena arrivano al mondo, sono piccolissimi così come lo è il loro pancino, che non può contenere troppe riserve e, quindi, deve essere riempito spesso. La mia pediatra mi diceva di immaginare un sacchetto da riempire nel corso della giornata ma a più riprese, senza esagerare nei singoli pasti.All’inizio mi annotavo tutte le poppate, ed erano ogni 2 ore fino a circa 2 settimane di vita, notte o giorno che fosse. Piano piano, lo stomachino cresce e si allungano i tempi tra una e l’altra fino ad arrivare ad un intervallo di 3-4 ore. Passati i 3 mesi diventano più attivi di giorno, restando un po’ più svegli, mangiano di più ogni poppata e quindi di notte si riesce ad avere una pausa di 6-8 ore. Poi, ci sono le eccezioni…. quante volte ho sentito di amiche che li mettevano a nanna alle 20.00 e fino alle 08.00 del mattino dopo non li sentivano più, ma dicevo,sono eccezioni!
Consiglio per la poppata di notte: non cambiate il pannolino, a meno che non sia pieno di pipì o abbiano fatto la cacca. Nel caso, cercate di cambiarli prima della poppata, non accendete la luce, fate tutto in penombra. Poi li fate mangiare, e fategli fare il ruttino obbligatoriamente, altrimenti saranno disturbati. Non giocate, non parlategli… insomma meno li stimolerete e prima tornare voi a dormire.
Io mi ricordo che tenevo ai piedi del lettone pannolino e salviette, e come nei bit-stop della Formula 1, lo cambiavo al bisogno, e procedevo con la pappa. Ha sempre funzionato….
Sentono la vostra mancanza
Questa fase rientra più dopo i 9 mesi, quando i bisogni materiali si sono un po’ calmati. Hanno bisogno di sentirvi vicine, e spesso quando vi avvicinate al letto già si sentono meglio. Quindi, vi consiglio di mettergli un mano sulla testina, di dargli una carezza, o magari un massaggio al culetto sul patello. Non prendeteli in braccio altrimenti non vorranno essere rimessi nel lettino. Confortateli solo con la presenza,senza giocare o parlare, così non si sveglieranno del tutto.
Hanno tropo freddo o troppo caldo
Capita anche a voi di svegliarvi per il troppo caldo, o perché vi si è congelato un piede, giusto? Così capita a loro, tanto più che siamo noi a decidere quanto coprirli. Poi ci sono le varie teorie, del sacco letto,o del piumone, o nulla per evitare incidenti di soffocamento. Fate le vostre prove, ma gestiteli come fate con voi.
Se la casa è molto calda, andrà bene un bel pigiamone caldo da bimbo e una copertina leggera, che tanto si toglierà muovendosi.
Se si scopre tanto, e non fa caldissimo, allora vi consiglierei di mettergli il piumone sotto il corpo, perché il calore lo crea comunque, e magari un lenzuolo di sopra che si può fermare bene sotto il materasso.
Pannolino da cambiare
Capita che abbiano bevuto tanto, e riempiano il pannolino di pipì o che facciano la pupù. Allora tenetevi un pannolino e le salviette a portata di mano, un rapido cambio e giù a nanna. Non vi consiglio di lavarli di notte per non svegliarli del tutto, questo se non hanno problemi di irritazione alla pelle.
Disturbi del sonno
Spesso i bambini piccoli, sotto i 10-11 mesi soffrono di tremori nel sonno, sono movimenti dei muscoli involontari che li svegliano in un brutto modo.
Il mio consiglio è di fasciarli, come si usava fare una volta, ma come fanno ancora in America. Non so perché qui in Italia si sia persa questa abitudine, ma è decisamente utile, non è una tortura ve lo assicuro. Per esperienza personale, quando uno dei miei piccoli a 6 mesi si svegliava spesso, e non capivo perché, ho provato dopo che si era addormentato, a fasciarlo con un semplice lenzuolo, in modo da bloccargli un po’ le braccia e le gambe. Insomma, come una mummietta. Bè non si è più svegliato. il problema erano tutti gli scatti involontari che lo svegliavano.
Se non ce la fai più… non sottovalutare la stanchezza!
Se proprio vi accorgete che la privazione del sonno è arrivata al limite, e siete distrutte, chiedete un aiuto al marito, o ad un’amica, che magari vi possa dare una notte di disponibilità per recuperare un po’ di sonno. Vi dovete ricaricare per rimanere in equilibrio e serene, è importantissimo riconoscere il vostro limite.
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