Inizio l’anno un po’ nostalgica, ma è proprio così che mi sento.
Non mi piace rattristare, e forse perderò un po’ di “punti”, ma mi aiuta proprio scrivere come mi sento.
Sono in quella fase di passaggio in cui ci si ritrova senza accorgersene,ma ora so di esserci arrivata.
I bambini per casa sono diventati adolescenti e preadolescenti. Se credevo di essere stanca qualche tempo, o anno fa, ora mi accorgo che sbagliavo. O meglio ero sì stanca, ma si trattava di una stanchezza fisica e spesso facilmente colmabile con un bacino o un abbraccio dei miei nanetti.
Oggi non è così, anzi mi trovo a scontrarmi con l’incognita del futuro, con mille domande su possibili errori che avrei potuto evitare su decisioni che avrebbero potuto portarmi in un’altra situazione.
Non mi lamento dei miei ragazzi, sono bravi, mi vogliono bene. Come ho scritto nella riflessione sull’ultima volta, probabilmente anche questa fase sarà un’ultima volta. Mi faccio forza pensando che visto che indietro non si può tornare, devo cercare di rendere il mio futuro il più sereno possibile. Quindi è da ora, dal presente che devo ripartire e, guardando avanti, creare ancora momenti felici, come quelli del passato.
E’ vero che alle volte se si sorride si vede il mondo più sereno e bello, e se si è arrabbiati o tristi tutto quello che ci circonda rispecchierà il nostro stato d’animo. Quindi “sorrido e la vita mi sorriderà!”
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