Quando arrivano ai famosi anni dei teen, i teenagers raramente ti parlano…. per scambiare qualche parola con loro devi riuscire a trovare IL MOMENTO giusto, L’UMORE giusto, insomma bisogna trovarsi in quella situazione astrale che, forse, forse, capiterà una volta al mese, e già se succede mi reputo fortunata. Allora cosa faccio? resto in attesa vicino a loro, capto da quello che fanno o vedono alla televisione per infiltrarmi e catturare qualche informazione utile. Alcune volte, poche ma buone, sono loro che mi chiamano per condividere quello che vivono.
In questi giorni è il famoso Collegio, il reality su una ventina di ragazzi che si sono fatti selezionare per passare un mese in un collegio ambientando la loro vita negli anni del ’68. Ecco che hanno dovuto trasformarsi, dalla capigliatura all’abbigliamento, ma soprattutto hanno dovuto adattarsi ai metodi scolastici, rigidi di quegli anni. Devo dire che è divertente guardarlo con i ragazzi perché sicuramente guardare coetanei comportarsi come loro, e guardare dal di fuori, da un altro punto di vista li aiuta a prendere un po’ le distanze, e alla fine anche ad autogiudicarsi. Ciò, che poi, viene spesso rimproverato o detto dai Professori e dal Preside, sono proprio le parole che noi mamme gli ripetiamo ogni giorni, ma, essendo dette in televisione, e a ragazzi come loro, sortiscono di sicuro un effetto migliore.Le risposte poi a domande di cultura scatenano commenti poco clementi “ma che ignoranti, ma come fanno….”.
La reazione che hanno, però, guardando gli atteggiamenti arroganti, e irrispettosi dei ragazzi verso gli insegnanti, è la più soddisfacente, sia come mamma sia come insegnante. Mi auguro, da mamma, che non si comportino mai mancando di rispetto, perché, da insegnante, ogni tanto, vivo anche io queste realtà surreali in cui il professore è come se fosse trasparente in classe, nonostante stia cercando di alleggerire loro la lezione, e di renderla il più vicina ed attuale alle loro modalità di apprendimento. Ecco, nella puntata di ieri alcuni ragazzi hanno iniziato a fischiare, a turno, facendo impazzire la professoressa, che è stata costretta a mandarli dal Preside. Oggi, in classe, entro in una seconda Media, e a metà lezione sento qualcuno che fischia, faccio finta di niente e vado avanti, lo risento fischiare…. allora collego tutto. Ma è possibile che alcuni ragazzi, anche vedendo con i loro occhi le conseguenze delle azioni negative, non riescano ad imparare ma siano sempre di più tentati ad emulare l’esempio peggiore? L’esito, infatti, di questo comportamento è stato che si sono fatti un clamoroso autogol e non sono stati portati a vedere un video in lingua, come promesso.
Resta comunque bello condividere con i figli qualche piccolo momento, anche se si tratta di vedere qualcosa che non ci interessa particolarmente, sono i momenti migliori, commentare e sperare che resti un bricciolo di qualcosa anche a loro, di queste brevi pause dai litigi quotidiani tra mamme e figli!
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